Rivestimenti per pareti e superfici: alla scoperta di piastrelle e carta da parati
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Carattere, identità, forte impatto visivo, personalità, design: piastrelle e carta da parati contribuiscono attivamente nella creazione del mood di un ambiente, ma troppe volte vengono sottovalutati.

La scelta del rivestimento per il proprio pavimento, così come l’applicazione di una carta da parati anche solo a una parete della stanza, possono figurare quali dettagli degni di nota, indispensabili per creare uno stile unico, riconoscibile e dalla forte identità.

Ma come fare?

La scelta delle piastrelle per i pavimenti di casa

L’attuale tendenza? Soluzioni di grandi dimensioni e in toni neutri e materici, con finiture opache e ruvide. Rispetto al passato dove spopolavano piastrelle di piccole dimensioni e talvolta in toni sgargianti, ora i trend hanno decisamente cambiato rotta in favore di proposte più semplici.

Legno, pietra e gres sono le finiture per piastrelle più gettonate, quelle che trovano più facilmente collocazione in differenti contesti. I toni neutri del beige e del grigio, del tortora e nelle differenti essenze del legno si adattano in ambienti sia moderni che classici, risultando la soluzione prediletta per chi si trova a progettare i diversi ambienti di casa. Una new entry di tendenza per quest’anno è poi il nero con piastrelle di grande formato in gres effetto marmo marquina, ma anche nelle tonalità del grigio scuro.

Carta da parati per finiture dal forte impatto estetico

Negli ultimi anni è tornata alla ribalta la carta da parati anche in bagno grazie a soluzioni impermeabili e lavabili che pertanto non temono acqua e umidità. Se in passato erano tutte le pareti della stanza a venire rivestite, ora solitamente se ne scelgono al massimo un paio per creare un punto focale sul quale richiamare l’attenzione.

Ma quando utilizzare la carta da parati o come farlo?

  1. Per dare risalto a una parete sulla quale si desidera venga portato il primo sguardo. In camera per esempio potrebbe essere dietro il letto, in bagno sulla parete del mobile oppure quella della vasca da bagno, in soggiorno dietro al televisore oppure su una parete completamente vuota per imprimerle carattere e identità
  2. Per dare carattere a un ambiente piatto e anonimo, come un bagno anche all’interno di una camera d’albergo. Questo dettaglio, sebbene in presenza di un bagno privo di identità personale, contribuirà a dare un tocco in più alla stanza, rendendola più curata agli occhi di chi la osserva
  3. Per arredare una casa piccola infondendo carattere in quanto le ridotte dimensioni non consentono l’inserimento di troppi complementi d’arredo o accessori
  4. Per ridurre la profondità all’interno di una stanza lunga e stretta, rendendola di fatto più piacevole da vivere
  5. Per dare un accento al soffitto nel caso in cui le pareti siano state tinteggiate con toni neutri oppure siano particolarmente alte come nelle abitazioni più datate
  6. Per arredare e dare carattere a un corridoio o un ingresso senza impiegare soluzioni ingombranti che potrebbero ridurre lo spazio utile al passaggio.

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